I piani casa regionali all’insegna del mattone facile sono stati un fallimento. Solo due gatti – neanche quattro – hanno approfittato delle generose possibilità di aprire i cantieri. Ora stanno scadendo, e le Regioni stanno approntando varie proroghe.
I costruttori chiedono ulteriori deregulation. Ma questa politica non ha messo in moto l’edilizia: gli unici che aumentano sono gli investimenti per la manutenzione straordinaria delle case.
Gli incentivi per inserire nelle opere di manutenzione i lavori per migliorare l’efficienza energetica aiuterebbero l’economia e l’ambiente: coibentazione per risparmiare sul riscaldamento, pannelli solari per risparmiare sulla bolletta dell’elettricità.
Proprio per via della frammentazione dei provvedimenti è difficile trovare statistiche. Il Sole 24 Ore un paio di mesi fa ha effettuato un’indagine-campione in alcuni capoluoghi di provincia
Risultato: meno di 2.700 progetti in 63 città, in media 42 istanze in ogni municipio. Se si escludono Veneto e della Sardegna, la media scende a 20 progetti per capoluogo. Davvero pochini.