Con gli attuali aumenti delle bollette del gas pare impossibile pensare a parole come benessere e risparmio, tra tutti dilagano i soliti interrogativi: quanto si pagherà? Bisognerà riscaldarsi di meno? Come si potrà alleggerire la bolletta? Oggi noi di Poliart vogliamo proporvi una soluzione semplice ed efficace. Il protagonista è il Cronotermostato.
Di cosa si tratta? Prima di tutto dovete apportare un isolamento termico adeguato che diminuisca la dispersione del calore nella vostra abitazione. Per cui piccole correnti d’aria o spifferi devono essere subito individuati e tappati. La temperatura di pareti, finestre, pavimenti e soffitti non deve essere di molto inferiore alla temperatura dell’aria interna, massimo inferiore di 3° o 4°, se così non fosse il calore prodotto dall’impianto di riscaldamento rischia di disperdersi velocemente con perdite fino al 20-40%.
Mantenere costante tale temperatura è l’ideale per la maggior parte delle tipologie di case in termini di benessere e risparmio energetico. Dopo aver apportato gli isolamenti necessari dovete installare un cronotermostato il quale, a differenza del normale termostato, può essere regolato in modo tale da ottenere temperature diverse nelle diverse aree della casa, nelle diverse ore della giornata e nei giorni della settimana. Ce ne sono di vari tipi e costano cifre fra i 70 e i 120 euro. Chi ha un minimo di praticità con la cavetteria elettrica può risparmiare il costo della manodopera installandolo da solo dopo averlo acquistato presso un rivenditore di componenti elettrici.
Non tutte le aree dell’abitazione hanno bisogno della stessa temperatura: camera da letto e cucina necessitano temperature basse sui 15° – 18° (la prima per problemi di igiene legati alla sudorazione notturna, la seconda perché è il locale più caldo della casa); mentre bagno e soggiorno necessitano di temperature sui 20° (proprio perché più frequentati e ove il fastidio del freddo è più risentito).
Oltre a ciò utilizzando il cronotermostato dovete pianificare il vostro riscaldamento per i diversi periodi e mesi invernali in base alle vostre necessità, con un limite massimo e minimo di temperatura entro il quale non è frequente l’effetto “attacca/stacca” del riscaldamento perché il calore è mantenuto costante dagli isolamenti apportati in precedenza. Potete per esempio mettere un massimo di 18° e un minimo di 16°. Diminuendo questo effetto e regolando il vostro piano di riscaldamento otterrete una chiara diminuzione del gas utilizzato e di conseguenza bollette più leggere.